E tu, sei il tuo Buddha? La storia di Georgia, maestra di se stessa

Essere il proprio Buddha vuol dire essere maestri di se stessi, capaci di realizzare il nostro sogno nella vita. Georgia Briata l’ha capito e dal momento in cui ha deciso di licenziarsi e cambiare la propria vita per realizzarlo, ha iniziato a ripulirsi da tutte le credenze di cui è piena la mente per fare spazio all’intuizione, ai desideri puri dell’anima. Oggi Georgia è riuscita a realizzare il suo vero sogno, esplorando il gusto della sua Anima, cioè scoprendo se stessa, le sue passioni e suoi talenti. E la persona che ha scoperto di essere le piace tantissimo!

Georgia, leggendo la tua biografia sul tuo blog racconti di essere arrivata ad una svolta nella tua vita nel 2005, dopo anni di ‘normale vita ordinaria’: cosa è successo?

Per quasi una decina d’anni, dai 20 ai 29, ho lavorato in un ufficio. La mia vita si divideva tra le attività più comuni, lavoro, amici, palestra. Non posso dire che fossi infelice, semplicemente non me lo chiedevo. Poi un giorno mi sono svegliata e semplicemente non ero più io, non quella “io” che conoscevo almeno. Gli anni che avevo vissuto fino a quel momento non mi sembravano miei, nulla sembrava più riguardarmi. Quel giorno compresi, anzi realizzai nel profondo, che quella non era la mia vita, che era solo un copione al quale stavo aderendo senza rendermene conto. Ero solo l’attrice in una recita senza scopo. Il giorno del mio trentesimo compleanno, dopo aver fatto diversi corsi di massaggio per lasciare definitivamente la vita d’ufficio, mi sono licenziata. Senza un nuovo lavoro all’orizzonte. Non sapevo nulla, l’unica nuova certezza che avevo era che i sogni si possono realizzare. Dopo poche settimane ero seduta su un volo per la Thailandia, da sola, verso quelli che si sono rivelati i mesi più belli della mia vita.

 

Com’era la tua vita prima e com’è adesso, dal punto di vista della serenità e del benessere spirituale?

La parola serenità cambia completamente nel suo significato, quando si intraprende un percorso spirituale.

Ci hanno insegnato che la parola serenità si usa quando si ha un lavoro sicuro, una casa magari di proprietà, una famiglia alle spalle. Tutto bene organizzato, prevedibile, che sembra non ammettere minacce dall’esterno. Come se fosse possibile. Come se non bastasse un licenziamento, un lutto, un problema, a ridurre in mille pezzi quel quadretto idilliaco. Ci hanno insegnato che essere felici è peccato. Ci hanno insegnato che dobbiamo sentirci in colpa se stiamo troppo bene. Che se vogliamo realizzare qualcosa per noi siamo egoisti. E’ stato difficile, ma, dopo tanti viaggi, tanti lavori in altri paesi, tanto esplorare me stessa, io oggi semplicemente non ci credo più. So bene che la vita può cambiare in un attimo, che quello che ho in un istante mi può essere tolto, quindi adesso mi godo quell’istante. Serenità per me oggi è il non avere paura del futuro, non perché mi illudo che tutto va bene e andrà sempre bene, ma perché so che qualunque cosa accadrà ho in me stessa tutti gli strumenti per affrontarla.

 

Sei anche una blogger di viaggio e il tuo blog Il gusto dell’Anima è nato per raccontare l’esperienza di viaggio che più ti ha cambiato la vita, in Thailandia. Ci puoi raccontare come ha influito sul tuo percorso di crescita?

Credo che tutto quello che viviamo ogni giorno, sia un riflesso del nostro mondo interiore e la Thailandia corrisponde a quel luogo dentro di me in cui avvengono i miracoli, in cui tutto può accadere, in cui i sogni si possono realizzare, in cui la magia fa da padrona. Solo che vivo quel luogo all’esterno, lo tocco, lo annuso, ne faccio esperienza. Ognuno ha dentro di sé quel luogo magico, il luogo dello spirito, e quindi anche nel mondo ha un posto speciale che vi corrisponde, ma non è detto che mai arrivi a trovarlo, né fuori né dentro di sé. Affidarmi al divino, questo ho imparato in Thailandia, ma senza sforzo, anzi, è stata la cosa più normale del mondo. Lì ho potuto per la prima volta pensare i miei veri pensieri, vedere il mio vero volto, ricordare chi sono. La Thailandia mi fa da specchio, attraverso le sue luci e le sue ombre ho potuto, viaggio dopo viaggio, vedere le mie, imparare a conoscerle e ad accettarle con amore.

 

 

Racconti di esserti messa in viaggio, non tanto per cercare il senso della vita, per per coglierne il GUSTO: quanto è importante viaggiare per assaporarlo?

Il senso della vita per me è ciò che si comprende alla fine dei propri giorni, guardandosi indietro e tirando le somme di ciò che si è vissuto. Ma il gusto della vita è ciò che può rendere la nostra esperienza unica. E’ quello che ci fa meravigliare, che ci fa ridere, che ci fa venire la voglia di saltare fuori dal letto la mattina, che ci fa tornare bambini. Il gusto della vita è ciò che una vita fatta di routine ci ruba ogni giorno. Ed è ciò che il viaggio ci restituisce. Ed è stato proprio il viaggiare che mi ha fatto comprendere che la vita ha un gusto. Quando si è in viaggio ogni singola piccola cosa ha un sapore nuovo che sa di stupore, di meraviglia. Viaggiando ho scoperto ciò che mi piace fare e ciò che detesto, ho scoperto chi realmente sono, una volta tolta la maschera che tutti indossiamo nella vita che ci hanno insegnato. E ho scoperto che quella persona mi piace tantissimo.

 

Entrambi i tuoi blog desiderano in qualche modo accompagnare le persone in un percorso interiore, per stimolarli a realizzare il proprio SOGNO, inteso come il vero progetto della propria Anima. Se potessi dare un piccolo consiglio ad ognuno di noi per iniziare, quale sarebbe?

Per me tutto è iniziato con il Reiki di cui sono diventata Master proprio in Thailandia e che oggi è una delle mie attività principali. Potrei dire di iniziare da lì, perché il Reiki mi ha riportato nel progetto della mia anima. Ma ognuno ha un percorso diverso, ognuno ha il suo tappeto volante che può trasportarlo alla scoperta del mondo e di se stesso. Quello che mi sento di dire è di iniziare dalla semplicità.

Ciò che devi fare per realizzare il vero progetto della tua anima, il tuo vero sogno, è scoprire il gusto della tua Anima, scoprire cioè le tue passioni e i tuoi talenti. E una volta scoperti, inizia ad usarli. Perché per essere ciò che realmente sei e per fare ciò che realmente ami, non devi chiedere il permesso a nessuno! Quando inizi a ricordare il tuo io autentico, ripulendoti dal passato, da tutti i programmi e le convinzioni che ti hanno condizionato dal primo istante di vita e ritorni ad essere come l’universo ti conosce e ti riconosce, tutto ciò che ti serve ti viene dato. Se per un fiore tutto l’universo si mette in moto, come puoi pensare che non si metta in moto anche per te?

 

 

La filosofia di Destinazione Umana è quella del viaggio come occasione per scoprire non solo luoghi, ma soprattutto persone e lasciarsi ISPIRARE dalle loro storie, le loro esperienze, i loro sogni. Cosa significa per te andare alla ricerca di una “destinazione umana”?

Molto spesso vedo che nei percorsi spirituali la tendenza è quella di cercare una via di fuga dal corpo e dalla sofferenza, con teorie e tecniche che fanno allontanare sempre di più dalla “materia” dalla “realtà”. Ma io sono convinta che siamo qui proprio per sperimentare tutto ciò che possiamo toccare, tutto ciò che si può percepire attraverso i sensi, tutto ciò di cui si può fare esperienza grazie ad un corpo fisico. E quale modo migliore se non il viaggiare? Destinazione Umana per me è scoprire la nostra connessione con il divino, con il Sé superiore, con l’anima, non per fuggire, bensì proprio per ricordarci il gusto e la bellezza di essere umani. Per ritrovare la gioia di un abbraccio vero, di un sorriso pulito, di un ‘ti voglio bene’ detto senza la paura di venire traditi.

Destinazione Umana sono stati i viaggi fatti dentro e fuori me stessa per non aver più bisogno di fuggire, ma per arrivare a poter scegliere anche di restare.

Qualcuno ha detto che il viaggio più lungo è quello dalla mente al cuore. Ed è proprio questa per me la vera ricerca di una “destinazione umana”: arrivare al cuore.

 

 

Silvia è uno spirito creativo e inquieto, alla continua ricerca di tutto ciò che è colorato, scintillante e vivo. La troverete sempre circondata da idee, dolci, vestiti, pennarelli, esseri umani. Da buon capricorno è concreta e legata alla terra, ma lo spirito…beh, quello aspira sempre molto in alto, alla ricerca delle energie positive che muovono il mondo. È l’apripista di Destinazione Umana e ogni volta che annuncia di aver avuto una nuova idea, un brivido di meravigliosa curiosità corre lungo la schiena di tutto il team, perché una cosa è certa: se Silvia dice che una cosa verrà fatta, quella cosa VERRÁ FATTA.