Come rendere felici i dipendenti?

Dipendenti felici significa dipendenti appassionati del loro lavoro. Collaboratori che si sentono bene facendo quello che fanno, stimolati e creativi allo stesso tempo. Dipendenti felici sono dipendenti ispirati che diventano (anche) il loro lavoro: non più una sconnessione tra vita privata e vita lavorativa, ma un equilibrio positivo tra i suoi vari ambiti.

E va da sé che se sei felice quando sei al lavoro, se quando suona la sveglia al mattino ti alzi con un sorriso, certamente sei anche più produttivo e più stimolato a migliorare. 😉

Per noi di Destinazione Umana la felicità del team è sempre stata la priorità: se vendiamo ispirazione, dobbiamo anche lavorare ispirati (e felici) e impegnarci a rispecchiare quello che vendiamo. Lo facciamo lavorando in modo flessibile in contesti non convenzionali di grande bellezza, ma soprattutto attraverso le relazioni umane che costruiamo all’interno del team.

Crediamo infatti che al centro della collaborazione vada sempre messa la persona, valorizzandone talenti e inclinazioni e favorendo il suo benessere.

Non siamo l’unica azienda (per fortuna!) a pensarla così: da qualche tempo anche Andriani, azienda pugliese leader nel settore dell’innovation food, si impegna a rendere felici i propri dipendenti, promuovendo una serie di iniziative che incentivano l’equilibrio psico-fisico delle risorse umane.

Ne abbiamo parlato con Mariangela Candido, Human Resources Manager dell’azienda.

Come rendere felici i dipendenti: l’esempio dell’azienda Andriani

 

Mariangela, come Destinazione Umana anche voi mettete al centro l’essere umano in un’ottica di sostenibilità: che cosa fate concretamente?

Andriani è un’azienda che vuole creare una cultura del benessere: non solo per i nostri consumatori attraverso l’alta qualità dei nostri prodotti senza glutine, ma anche per i nostri dipendenti. Desideriamo dipendenti felici ed entusiasti del loro lavoro: favoriamo un clima positivo in azienda che li porti a stare bene e, di conseguenza, ad essere più produttivi.
Da qualche tempo l’asset su cui si basa la crescita aziendale di Andriani è l’empowering people, ovvero un intenso programma di iniziative che puntano a valorizzare il patrimonio di talenti e idee dei dipendenti e a garantire un clima positivo e collaborativo, che favorisce la necessaria conciliazione tra i ritmi di vita lavorativa e privata. Ci teniamo ad avere dipendenti ispirati, ai quali è lasciato lo spazio per far emergere le proprie potenzialità e caratteristiche personali. Sviluppare il senso di self-empowerment, orgoglio e appartenenza in un clima generale di benessere, è la chiave per avere dipendenti felici e il primo passo per dar vita ad un’azienda sana, di successo e proiettata verso il futuro.
Nasce in questo contesto il progetto “Andriani Bike to Work”, un’iniziativa finalizzata alla promozione della salute psico-fisica dei nostri collaboratori, ma allo stesso tempo della mobilità sostenibile, della tutela e salvaguardia dell’ambiente.

In cosa consiste questo progetto?

Forniamo ai nostri dipendenti delle e-bike da utilizzare in alternativa all’uso dell’auto privata per gli spostamenti quotidiani nel tragitto casa-lavoro e per il tempo libero: in questo modo favoriamo il benessere fisico (maggiore movimento favorisce anche il rafforzamento del sistema immunitario riducendo le malattie) e mentale (minore stress per recarsi al lavoro e il rilascio di endorfine grazie all’attività fisica) e allo stesso tempo tuteliamo l’ambiente.
Non solo forniamo biciclette elettriche per il nostro personale, ma ne incentiviamo l’uso attraverso il riconoscimento di un premio: per ogni chilometro percorso in bicicletta durante la propria giornata, riconosciamo in busta paga un premio economico equivalente e ogni mese premiamo ulteriormente il dipendente che pedala di più. Così facendo ci auguriamo di diffondere una ‘best practice’ che valichi i confini locali, ispirando anche altre aziende a fare lo stesso.

Quali risultati avete riscontrato finora?

Attraverso colloqui anche informali con i collaboratori, abbiamo raccolto emozioni entusiaste e percepito un vero miglioramento del clima aziendale, più rilassato e armonioso, di concreto benessere.

E ostacoli?

Sinceramente no, c’è stata molta apertura anche da persone con maggiore anzianità lavorativa e questo ci ha spinto ad andare avanti anche con altre iniziative, per esempio con attività di team building come cooking experiences e family days.

Cosa vi sentite di dire agli altri imprenditori che non valorizzano la felicità sul lavoro?

Per avere colleghi ispirati e quindi felici dobbiamo puntare sulla motivazione intrinseca, che significa non tanto potenziare gli incentivi più tradizionali legati al riconoscimento economico, ma puntare su quelli più soft, legati al concetto dello star bene a 360°: avere dipendenti che arrivano al lavoro col sorriso, questo è uno degli obiettivi principali a cui un imprenditore dovrebbe puntare. In questo modo si produce una ‘qualità tacita’ che fa la differenza, data dal valore aggiunto che mette ogni singolo dipendente appassionato del proprio lavoro. Ecco, agli altri imprenditori ci sentiamo di suggerire di essere innovativi partendo dall’ascolto dei bisogni del proprio personale.

In definitiva, cosa significa per l’azienda Andriani lavorare ispirati?

Per noi significa stare bene, riuscire a conciliare vita privata e vita lavorativa e vuol dire felicità, entusiasmo e passione sul lavoro, che si traducono in maniera naturale come maggiore impegno e produttività.

Non posso stare ferma, devo scoprire, conoscere, assaporare, osservare. Partendo dal mio territorio, il Polesine e il Delta del Po, che amo per i suoi paesaggi sconfinati, i ritmi lenti, le tradizioni autentiche. Che sia dietro l'angolo o a chilometri da casa, non importa. Il bello è sempre lì, dove lo vuoi trovare. Basta camminare in punta di piedi.