Categorie: Lavorare Ispirate

Ti diamo il benvenuto alla corte di Destinazione Umana!

C’erano una volta le corti. Che non erano castelli o palazzi reali, ma erano aie, cortili, spazi aperti, pieni di luce e di aria. Pieni di incontri, di chiacchiere, di condivisione. Luoghi di accoglienza e di scambio di storie, di saperi, di pareri. Luoghi nei quali famiglie fino al quarto grado di parentela vivevano insieme, numerose, colorare, variegate.

Puntellavano il nostro territorio rurale: agglomerati di case coloniche, stalle, case dei fattori, pollai e porcilaie. Lo puntellano ancora, ma si sono trasformate. Gli spazi aperti in molti casi sono stati recintati, le case porzionate, le proprietà rese più private. Progresso ed evoluzione.

Io in una corte di campagna ci sono cresciuta. Dentro a una grande casa colonica con muri spessi e soffitti altissimi. Quando ero piccola, accanto a noi abitava la famiglia di fattori. Nonne, sorelle, figli e mariti. Ricordo i piselli sgranati davanti alla porta di casa, le galline libere in giardino, le corse nel frutteto. Ricordo l’atmosfera aperta, libera, conviviale.

Negli anni la Corte di casa mia si è evoluta. Stalle e porcilaie sono diventati uffici, i fattori se ne sono andati alla ricerca di un podere tutto loro e la loro casa ha ospitato tante persone, fino a trasformarsi in un B&B. Gli alberi da frutto sono rimasti pochi: un fico, due rusticani, un ciliegio. In giardino è sorta una piscina e una siepe piantata 20 anni fa ci separa da una strada ogni giorno più trafficata.

Questa lunga premessa per dire cosa? Che la corte in cui sono cresciuta ha scelto di trasformarsi ancora una volta. Di prendere la rincorsa da lontano, per lanciarsi nel futuro. Ed è diventata anche la casa (anzi la corte!) di Destinazione Umana.

La nostra human company (che ha da poco compiuto tre anni) è cresciuta, ha trovato la sua identità profonda e ha iniziato a sentire il bisogno di emanciparsi. Io, dal canto mio, volevo dare alla Corte una destinazione diversa, più collettiva. E i nostri bisogni hanno finito per incrociarsi e abbracciarsi.

A partire da questa estate abbiamo trasferito qui l’ufficio. Lavoriamo (ispirati) a bordo piscina, ma anche in tutti gli altri angoli della corte. Condividiamo la connessione wifi e le idee per il pranzo. Oltre a lavorare insieme.
[Guarda il video in cui raccontiamo cosa significa per noi LAVORARE ISPIRATI]

Dall’autunno, poi, anche l’accoglienza del B&B muterà. Assumerà sembianze di un coliving rurale, anzi.. di una convivenza ruspante. Apriremo le porte a chi vorrà fare un’esperienza di condivisione, a chi vorrà venire a sperimentare i viaggi di destinazione umana proprio là dove nascono, a chi avrà bisogno di un brainstorming in un contesto creativo, dinamico e naturale, ma anche a chi vorrà venire a lavorare ispirato con noi.

 

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Pubblicato da
Federica Govoni

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