Un cammino per scoprirti nuova: la Via delle Dee

Camminare: un gesto naturale, automatico, a cui non prestiamo abbastanza attenzione. Invece muovere un passo dopo l’altro è un gesto potente, che ci riporta al momento presente, dentro le sfumature di ciò che stiamo vivendo, grazie alla sua intrinseca dimensione di lentezza. Se poi decidiamo di farlo per lunghe distanze diventa quasi un atto rivoluzionario, come dice Paolo Piacentini, il presidente della Federtrek, che ogni anno organizza la Giornata del Camminare: “Nel camminare quotidiano si cambia la propria visione del mondo, si vedono i dettagli dei luoghi, si diventa partecipi dei problemi della città. Per me è una delle rivoluzioni più grandi”.

Ne siamo convinti anche noi, tanto da aver introdotto nel nostro catalogo viaggi un’esperienza interamente a piedi, la Via delle Dee. Un trekking ispirazionale dedicato alle donne che viaggiano da sole, lungo l’antico cammino che collega Bologna a Firenze. La Via degli Dei al femminile vuole essere la risposta al valore esistenziale del camminare: accogliere senza fretta il mondo, portando attenzione a noi e alla strada che stiamo facendo, anche simbolicamente, nella vita. È una proposta pensata per tutte le donne che desiderano “andare oltre”: oltre i propri limiti, oltre le proprie paure, oltre il peso di responsabilità e doveri che spesso le accompagnano, per ritrovare la propria unicità al di là di ruoli e condizionamenti.

una camminatrice lungo la via delle dee

Ricoprire i 135 km che dividono le due città, un passo dopo l’altro, è una preziosa occasione per dedicarsi un tempo speciale durante il quale lasciar fiore emozioni, sogni e obiettivi, sostenute dall’abbraccio delle altre compagne di viaggio.

Accoglienza al femminile per donne in cammino

La Via delle Dee è un’esperienza densa di incontri emozionanti, tra cui gli host che accolgono le camminatrici. Abbiamo fatto una chiacchierata con due di loro, Elisa e Giulia, due donne innamorate del loro lavoro e desiderose di condividere con i propri ospiti le emozioni di un viaggio così speciale. Elisa porta avanti l’antica tradizione di famiglia nel campo dell’ospitalità e della ristorazione, gestendo il B&B Romani che accoglie le viandanti al termine della seconda tappa; Giulia invece aspetta le camminatrici in terra toscana, per offrire un comodo riposo e tante chiacchiere nella luminosa cucina. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Elisa del B&B Romani lungo la Via delle Dee

Elisa, tu rappresenti la terza generazione di albergatori della vostra struttura: cosa significa per te portare avanti la tradizione di nonna Erminia e di mamma Anna? E quanto è importante la passione per il tuo lavoro?

“Se ami il tuo lavoro non lavori un giorno”, è questo che mi dico tutte le mattine appena mi sveglio. Porto avanti il lavoro della nostra famiglia che è fatto di impegno e sacrificio.

Quando sono subentrata nella gestione, ho rivoluzionato il modo di presentarci, cercando di portare una ventata di freschezza alla nostra immagine, tenendo però sempre presente e salde le tradizioni familiari. Ho chiuso l’albergo di famiglia per aprire prima un piccolo bed and breakfast poi un Room & breakfast ed un Home Restaurant…e sono pronta ancora a rivoluzionare tutto per essere sempre al passo delle nuove esigenze dei nostri clienti.

Senza mai perdere di vista passione, genuinità e tradizioni nell’accoglienza e nella preparazione dei nostri piatti.

Giulia, anche tu come Elisa hai voluto portare avanti una tradizione di famiglia, nel tuo caso ridare vita alla vecchia casa del nonno che fu uno dei primi ad ospitare la popolazione albanese: cos’ha significato seguire le sue orme? E quanto è importante la passione per il tuo lavoro?

Seguire le orme di mio nonno “Moro” ha significato portare aventi una sua idea di apertura ad altre comunità che negli anni 90 non esisteva. Le nostre porte sono aperte a tutti, e questa sensazione di apertura e ospitalità mi fa sentire bene, felice e libera. La parte che amo di più del mio lavoro è attendere il camminatore ed accoglierlo con un sorriso e una battuta. Non offriamo la cena ai nostri clienti perché siamo un affittacamere, ma mi piacerebbe tanto poter condividere le esperienze e le emozioni dei viandanti davanti ad un bel piatto fumante!

E cosa trovano i viandanti che arrivano da te con già tanti chilometri sulle gambe, oltre ai servizi? Quale credi sia “il valore aggiunto” del tuo affittacamere?

La mia simpatia e disponibilità. La maggior parte degli italiani adora il dialetto toscano, e sentir parlar me si capisce subito dalle prima parole che lo sono proprio nell’animo e nello stile. Non mi accomodo la bocca per parlare, sono semplice, istintiva e immediata. Parlo come mangio, questo i camminatori lo percepiscono e mi apprezzano per la mia schiettezza e simpatia. Sono anche una persona estremamente disponibile, lo capisco perché offro dei servizi che in altri posti pagano e da me no, quindi questo mi fa “classificare” come una persona disponibile e sincera. Poi non manco mai di dire due bischerate ai miei camminatori in qualsiasi condizioni arrivino e questo a loro fa piacere.

Elisa, dalla tua esperienza quanto è importante valorizzare i cammini in Italia per dare nuovo slancio al territorio e alle strutture come la vostra?

Soprattutto in un momento storico come questo, stare a contatto con la natura è fondamentale per il benessere di ognuno di noi. I cammini rappresentano un nuovo modo di proporre un territorio . Camminare serve per confrontarsi con le proprie paure e necessità; facilita l’incontro con persone che si spogliano di tutto e hanno dietro solo l’essenziale sia fisicamente che mentalmente. Una sfida per tutti. Anche per noi Host.

Che tipo è il viandante che arriva da voi? Che aspettative ha?

Elisa: L’aspettativa di chi arriva credo sia quella di trovare una famiglia ad attenderlo. Non esiste un camminatore tipo. Il bello di questo lavoro è che tutti i giorni conosci persone molto diverse tra loro che hanno però un comun denominatore: sono in cammino.

Giulia: Non ha molte aspettative; desidera solo una buona doccia e un letto dove riposare. Molti hanno anche voglia e necessità di parlare, di raccontare la loro esperienza e di conoscere il mio paese: io non vedo l’ora di ascoltarli e chiacchierare con loro!

Qualche aneddoto o storia particolare emersa durante le chiacchiere con i viaggiatori?

Elisa:  Il bello della nostra  struttura è che si mangia tutti insieme attorno ad un unico tavolo: ci si siede non conoscendosi, ci si alza tutti amici. Davanti ad un piatto di tagliatelle e ad  un bicchier di vino ci si spoglia di tanti pregiudizi e si parla del  cammino, delle difficoltà, dei punti più belli, della voglia di continuare a camminare. Aneddoti da raccontare ce ne sarebbero tanti…Tutti lasciano qualcosa a casa nostra…sempre Speriamo anche noi di lasciare qualcosa dentro al loro cuore.

Giulia: uno degli aspetti che amo di più del mio lavoro è parlare con le persone. È bello chiacchierare con i camminatori, la maggior parte di loro hanno voglia di dedicarti del tempo, cosa non scontata. Il racconto che è rimasto più vivo nella mente è di un signore di una certa età che da poco aveva perso il figlio per una brutta malattia e aveva deciso di intraprendere questo cammino per ritrovarsi e ritrovare l’amato figlio prematuramente scomparso. Era un pomeriggio d’estate faceva molto caldo, ma alla fine della chiacchierata avevo i brividi di freddo dalla commozione.

La via degli dei tutta al femminile: secondo te qual è il valore aggiunto di un’esperienza del genere?

La Via delle Dee: un’esperienza tutta al femminile

 

Elisa: Il valore aggiunto di un cammino lo fa lo stato d’animo di chi cammina, il gruppo che si crea, la guida. Sta in ognuno di noi vedere il lato bello. Non voglio espormi a parole, vorrei  che ogni dea che è sulla via, potesse scoprire da sola ogni giorno la bellezza e la potenza di camminare insieme ad altre donne lungo questo percorso pieno di storia.

Giulia: È proprio il fatto di essere tutta al femminile il vero valore aggiunto della Via delle Dee. Scambiarsi idee, opinioni, racconti, storie che passano per la testa di noi donne e che spesso solo le donne capiscono.

 

Ti è venuta voglia di metterti in cammino? Allora vai subito a leggere il programma e le FAQ del viaggio ispirazionale La Via delle Dee e prepara le tue scarpe più comode! 🙂

Non posso stare ferma, devo scoprire, conoscere, assaporare, osservare. Partendo dal mio territorio, il Polesine e il Delta del Po, che amo per i suoi paesaggi sconfinati, i ritmi lenti, le tradizioni autentiche. Che sia dietro l'angolo o a chilometri da casa, non importa. Il bello è sempre lì, dove lo vuoi trovare. Basta camminare in punta di piedi.

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