Riassuntone del 2019 in una parola: fiducia.

Il 2019 è iniziato, per me, in maniera molto faticosa. Cominciavo a riprendermi da un’operazione pesante, stavo per affrontare un ciclo di radioterapia ed ero ossessionata da un unico pensiero: VOGLIO VENDERE TUTTO e RIPOSARMI, non ce la faccio più. E così, avevo iniziato a muovermi in tal senso.

Poi, una settimana esatta dopo la fine delle cure, mi incontro con Milena di Bimbieviaggi, che viene a trovarmi in Corte con un vassoio di sfrappole (per chi non le conoscesse sono un dolce friabile bolognese, tipico del carnevale) e una bottiglia di Coca Cola. Milly è un’amica e una bravissima collega travel blogger ed era venuta a parlarmi di un’idea che ci era nata da uno scambio di battute sui social: trasformare la Via degli dei (il cammino che va da Firenze a Bologna e che da anni proponevamo, ma che non aveva più molto appeal) in un trekking solo al femminile. Nasce in questo modo LA VIA DELLE DEE. Decidiamo di lanciarla subito, la settimana successiva (che chi ha tempo non perda tempo) in occasione della giornata internazionale della donna e non avrei creduto che quel viaggio, nato un po’ per scherzo, avrebbe rappresentato anche la mia rinascita e sarebbe stato un vero e proprio BOOM. Da che le prenotazioni stentavano ad arrivare per le date che avevamo fissato a che ci siamo ritrovati ad aggiungere nuovi posti e poi, addirittura, nuove date. Ne hanno parlato Elle (sia in Italia che in Ungheria, rendendo internazionale la proposta), Donna Moderna e un gruppo è stato persino raggiunto dal TG3 nazionale, con una troupe partita direttamente da Roma per andare a scoprire cosa stessero combinando queste donne in cammino.

Il sesto ed ultimo gruppo avrei dovuto accompagnarlo io, in qualità di “dea narrante”, figura che abbiamo ideato per poter raccontare live l’esperienza sui nostri canali social. Giuro che avevo iniziato ad allenarmi con le mie belle scarpe da trekking nuove di trinca, “peccato” che l’8 settembre (esattamente un mese prima della partenza) abbia scoperto di essere incinta. E no, non era più il caso che mi sparassi 130km a piedi insieme all’embrione, ma è stato comunque bello avere quella meta di rinascita a cui ambire. E direi che la rinascita è, a tutti gli effetti, decisamente avvenuta.

È stata, in particolare, l’estate che ho definito delle possibilità. Mi sembrava che tutto potesse succedere (e in effetti…!). Ho passato diversi mesi in Calabria con Nicola, dove le pause lavoro si fanno con un bagnetto a mare: la talassoterapia. La stagione al sud è iniziata a maggio quando abbiamo partecipato ad una residenza artistica in un borgo abbandonato ad Acri, sulla Sila, e lì mi è venuta un’altra idea il cui successo ha contribuito ad infondermi altrettanta fiducia. Perché non lanciamo una school per la rinascita di questi luoghi a rischio spopolamento, in cui invitare docenti e professionisti che possano portare non teorie aleatorie bensì casi pratici di studio, che possano ispirare altri territori? E così è nata l’Inspirational Travel School, il nuovo progetto di quest’anno. Abbiamo fatto la mossa azzardata di affittare una bellissima location ispirazionale a strapiombo sul mare, senza sapere come sarebbe andata. Ma, qualora ogni tanto lo scordassi, LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI e la prima edizione estiva ha avuto partecipanti da tutta Italia più una dal Messico!

Queste sono solo un paio delle cose che abbiamo realizzato quest’anno, il resto è sintetizzato nell’infografica che allego sotto (questa versione pdf è interattiva per chi volesse approfondire alcuni punti).

Non è retorica dire che il successo di questo 2019 non sarebbe stato possibile senza tutte le persone che hanno creduto in noi: i viaggiatori, gli aspiranti ITD, gli host, gli studenti, i partner con cui abbiamo collaborato: GRAZIE DI CUORE A TUTTI. E, naturalmente, non sarebbe stato possibile senza le persone che ci lavorano insieme a me: Federica, Andrea, Nicola, Selene, Daniela, le due Francescae, Alice, Eleonora ognuna col suo pezzetto di cuore da lanciare oltre l’ostacolo.

Se dovessi riassumere l’anno passato con una parola da regalarvi sarebbe sicuramente FIDUCIA, dal latino “fidere”: avere fede. Mi rendo conto che molte volte mi sono sentita demotivata, ma sicuramente non ho mai perso la fiducia nel fatto che Universo mi portasse sulla strada che era giusta per me (anche se a volte era un po’ dissestata!), nelle mie capacità di rigenerazione, come dice Nicola, e nel prossimo. E questo è quello che auguro anche a voi: un 2020 strabordante di fiducia! Buon proseguimento di viaggio a tutti!

 

 

 

Silvia è uno spirito creativo e inquieto, alla continua ricerca di tutto ciò che è colorato, scintillante e vivo. La troverete sempre circondata da idee, dolci, vestiti, pennarelli, esseri umani. Da buon capricorno è concreta e legata alla terra, ma lo spirito…beh, quello aspira sempre molto in alto, alla ricerca delle energie positive che muovono il mondo. È l’apripista di Destinazione Umana e ogni volta che annuncia di aver avuto una nuova idea, un brivido di meravigliosa curiosità corre lungo la schiena di tutto il team, perché una cosa è certa: se Silvia dice che una cosa verrà fatta, quella cosa VERRÁ FATTA.

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