Generazione cambiamento: siamo le changers

Ne ho conosciuti tanti e tante così. Ma per lo più sono donne.

Donne che vivono la loro maternità e la loro femminilità completamente fuori dai classici stereotipi a cui siamo stati abituati. E per questo non si dannano, ma allo stesso tempo ogni tanto si domandano se sia tutto normale o se davvero non stiano sbagliando qualcosa uscendo dalla presunta “retta via”.

Donne molto giovani, che le vedi che ti guardano ancora con quella purezza e quell’entusiasmo di chi ha il coraggio di seguire quello che il suo istinto gli sta suggerendo.

Donne giovani, nella piena bellezza e intensità dei loro trent’anni. Che pare che siano davvero gli anni della rivoluzione. Gli anni in cui si decide di fare un figlio, o che in realtà non lo si vuole, in cui ci sposa o ci si lascia andare per nuove avventure, in cui si capisce che, in realtà, stiamo poi bene anche in compagnia di noi stesse. Sebbene troppo spesso ci siamo sottovalutate come compagne di viaggio.

Donne di mezza età che emanano ancora energia da tutti i pori e che ti catturano con i loro sguardi. I loro sono gli occhi di chi ha già fatto un bel pezzo di strada e ora ha la sicurezza di poter condurre il gioco, con più leggerezza e meno angoscia di dover dimostrare chissà cosa a chissà chi.

Donne anziane, che non hanno più niente da perdere e possono finalmente darsi alla realizzazione del loro sé più selvaggio.

Donne, donne, donne le cui storie mi sono resa conto essere legate da un filo conduttore: il cambiamento.

Sono donne che ad un certo punto (posso dirlo?) rompono il muro.

Un muro che per ognuna è fatto di un materiale diverso: per alcune è fatto di pietra, per alcune è fatto di giudizio, per alcune è fatto di convenzioni (o convinzione). Per altre è fatto di scelte, passato, passati. Per molte – quasi tutte? – è fatto di paura.

Rompono il muro, vedono cosa c’è di là. E devono cambiare aria. Che non significa buttare tutto all’aria ma semplicemente…seguire il ritmo che la vita propone loro e aprire le finestre per far passare ossigeno. Ad una prima lettura pare che niente di quello che stanno facendo abbia senso. Niente, davvero. Tutto sembra completamente illogico, irrazionale. E la verità sapete qual è? Che lo è. Servirà un’interpretazione più approfondita per comprendere che tutto ciò ha senso solo nella misura in cui è coerente per ognuno (uomo o donna che sia) con quello che la propria anima e il proprio spirito gli stanno chiedendo di seguire. E spesso si tratta di percorsi che richiedono molto, ma molto, coraggio per essere intrapresi.

Ma sono certa che noi ce la faremo. Perché, indipendentemente dall’età che abbiamo, noi siamo la generazione cambiamento.

Noi siamo le changers.

With every broken bone, I swear I lived
With every broken bone, I swear I, I did it all

Silvia è uno spirito creativo e inquieto, alla continua ricerca di tutto ciò che è colorato, scintillante e vivo. La troverete sempre circondata da idee, dolci, vestiti, pennarelli, esseri umani. Da buon capricorno è concreta e legata alla terra, ma lo spirito…beh, quello aspira sempre molto in alto, alla ricerca delle energie positive che muovono il mondo. È l’apripista di Destinazione Umana e ogni volta che annuncia di aver avuto una nuova idea, un brivido di meravigliosa curiosità corre lungo la schiena di tutto il team, perché una cosa è certa: se Silvia dice che una cosa verrà fatta, quella cosa VERRÁ FATTA.