Intervista a Selene Cassetta di Viaggio Sostenibile

Le nostre strade si sono incrociate innumerevoli volte. Per quasi un anno ha curato splendide interviste per Destinazione Umana, poi ha intrapreso un percorso tutto suo aprendo il blog Viaggio Sostenibile e ora, forte del suo percorso professionale, è tra i nostri nostri Testimonial. Oggi siamo noi ad intervistare lei per farci raccontare il suo viaggio lento, meraviglioso e soprattutto sostenibile.

Ciao Selene! Raccontaci, come se ci stessi raccontando la storia di un viaggio, chi è Selene. Da dove si parte, cosa si trova lungo il percorso, e dove si è – fino ad ora – arrivati. E magari, dove si arriverà. 

Il mio viaggio inizia con una Union Jack disegnata sullo zaino di scuola: da quando ho iniziato a studiare la cultura inglese e la sua lingua, ho cominciato a comprendere di essere una ragazza che non può stare ferma, che deve assolutamente viaggiare, confrontarsi con altre tradizioni, culture, usanze. E il mio primo viaggio in aereo è stato proprio a Londra, città che per me rappresentava il simbolo della libertà di espressione e crocevia di mille culture.

Da quel viaggio mi è stato chiaro che la mia passione erano i viaggi e il turismo: era chiaro anche solo guardando la mia cameretta…letteralmente sommersa di cataloghi, guide e depliant di mete di viaggio, una vera ossessione! Così mi sono laureata come operatore turistico, scegliendo di specializzarmi poi in Economia dell’arte e della cultura: non c’è infatti territorio senza storia e non c’è storia che non abbia lasciato un segno artistico degno di essere conosciuto. Dopo la laurea ho iniziato subito a seguire un bellissimo progetto turistico, la promozione di alcune oasi naturali in provincia di Ferrara, che mi ha fatto scoprire una nuova parte di me che ancora non conoscevo: una profonda sensibilità per l’ambiente, l’attenzione per la natura e l’ecologia.

Ma si sa, a volte durante il viaggio ci sono degli imprevisti che rischiano di non farti arrivare a destinazione, ma col senno di poi, capisci che il bello del viaggio è proprio quello. Per qualche tempo ho fatto tappa in aziende lontanissime dal settore turistico, ma mi sono anche fatta le ossa in quei luoghi dove l’ospitalità è spesso merce di scambio, ovvero gli hotel. Da queste esperienze ho capito che la direzione non era quella giusta, che mi stavo allontanando troppo da me stessa e dalle mie vere passioni. Così ho preso una pausa dal mio vagabondare (mi sono licenziata!), mi sono regalata del tempo e ho capito che nella mia valigia volevo metterci solo cose buone e sane, relazioni umane vere e sincere, ritmi lenti e gesti consapevoli: ho aperto il mio blog e grazie ad esso ho capito che potevo far succedere qualcosa di magico con le parole, ovvero potevo emozionare. Ora continuo il mio cammino raccontando territori, storie e tradizioni come travel blogger e consulente di comunicazione per realtà turistiche e agenzie ‘che hanno un cuore’ e che condividano con me valori autentici e profondi.

Un oggetto e un incontro umano che raccontano “il viaggio” di Selene?

Un incontro in particolare ora non lo ricordo, ma ci sono le tante persone che hanno aperto le loro porte di casa per ospitarmi o semplicemente il loro cuore, condividendo con me una parte della loro vita, dandomi un buon consiglio per scoprire il loro territorio, oppure hanno saputo coccolarmi con un gesto di vera ospitalità. Gli oggetti che raccontano il mio viaggio? Carta e penna! In questo credo di essere ancora un po’ vintage: prima di partire mi piace studiare la località, segnarmi i posti da non perdere, definire un minimo di programma, appuntarmi quel negozio particolare…ma naturalmente lascio anche tanto spazio bianco, in cui posso aggiungere i consigli e le dritte di chi vive il posto e lo conosce nel profondo.

Forte del tuo percorso professionale, cosa dovrebbe sviluppare secondo te una struttura ricettiva in Italia per essere davvero “accogliente”?

Dovrebbe avere cuore. Un cuore pieno d’amore per il proprio territorio, per la sua storia, per  le tradizioni  della comunità che lo abita. Solo così il viaggiatore si sentirà davvero accolto, non si sentirà ‘ospite’, ma quasi parte della famiglia, protagonista attivo del racconto di una cultura. Basta sconnessione tra ‘il tempo del viaggio’ e ‘il tempo della quotidianità’, ma un unico grande intreccio di storie da cui uscirne tutti arricchiti.

Se dovessi aprire tu una struttura tutta tua, come sarebbe e dove sarebbe?

Non ho dubbi: sarebbe esattamente dove vivo ora, il Polesine. Lo sapete che è la terra più giovane d’Italia? È proprio da una località apparentemente ‘poco turistica’ che vorrei far comprendere ai miei ospiti il vero senso del viaggio e dell’ospitalità: l’apertura, la condivisione, l’importanza di dedicarsi del tempo per conoscere. Qui in Polesine i ritmi di vita sono lenti e si vive in un modo che  ritengo molto sostenibile. Poco traffico, non c’è sovraffollamento, la gente si sposta volentieri in bicicletta e al centro commerciale spesso si preferisce il mercato.

Predomina la pianura, con le sue lunghe distese di campi che delineano l’orizzonte, piccoli borghi di poche anime ed eleganti ville padronali che spuntano dove non ti aspetti. E poi c’è l’acqua: fiumi, canali, fossati scorrono lenti e fanno da specchio ai colori abbaglianti della natura che qui è protagonista.

La mia struttura sarebbe una tipica casa rurale veneta, di quelle con l’aia davanti e un grande camino in cucina. Anzi, sarebbe proprio la casa dei miei nonni: è una graziosa casetta di campagna, immersa tra vigneti, orti e alberi da frutto. Per me un vero paradiso di quiete! La trasformerei in un B&B dove i miei ospiti potranno darmi una mano nelle attività quotidiane (fare il pane, raccogliere la frutta, preparare conserve e marmellate…) e intanto scambiarsi storie, racconti e sogni.

Destinazione Umana propone viaggi che possano esser di ispirazione: qual è l’ispirazione che senti più affine a te tra le 4 che proponiamo, CAMBIAMENTO, INNOVAZIONE, RURALITÀ o SPIRITUALITÀ, e perché?

Questa è facile: cambiamento! Negli ultimi mesi ho lasciato tutto (casa, compagno, lavoro e pure gatto!) per ricominciare da me stessa e dalle mie passioni, per fare spazio al nuovo, per aprirmi alla vita senza preconcetti e trovare la piena realizzazione delle mie potenzialità.

Poi un pizzico di spiritualità sta dando alle cose che mi succedono in questo periodo una connotazione più profonda, facendomi sentire molto connessa con l’universo. Ho spesso la netta percezione che nulla accade per caso e…Ma questa è un’altra storia!

Chi sono i Testimonial di Destinazione Umana?

Sono professionisti del web e del mondo travel che in modo diverso comunicano con il loro lavoro e la loro professionalità gli stessi valori che animano Destinazione Umana. Leggendo le loro storie vi accorgerete che – nel loro quotidiano – parlano di umanità, di accoglienza, di ispirazione, di cambiamento positivo e di viaggio, inteso come scoperta del mondo e incontro dell’essere umano, e intesto come moto incessante di crescita e formazione. Li abbiamo conosciuti, in momenti diversi e per diversi motivi “lungo la strada”, e abbiamo chiesto a ciascuno di loro se voleva portare avanti insieme a noi l’intento di accostare sempre di più la parola umanità alla parola viaggio, il valore dell’incontro al valore della scoperta, l’importanza dell’accoglienza all’importanza di comunicare il turismo, in questa nostra splendida Italia e nelle nostre splendide Destinazioni Umane.

Responsabile comunicazione

«Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante» sintetizza perfettamente la personalità di Federica: disordinata, alla perenne ricerca di un equilibrio (è pur sempre una bilancia, anche se atipica!), dotata di un’energia dirompente che trova nella creatività una valvola di sfogo perfetta. La sua sfida quotidiana è portare innovazione negli ambienti tradizionalmente più statici e lo fa coi suoi modi diretti e il suo cuore grande, e con questo stesso cuore si occupa della comunicazione di Destinazione Umana.

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