Dedicato a chi crede nel cambiamento: “102 chili sull’anima” di Francesca Sanzo

Durante la “muta” ho usato una nuova narrativa per raccontarmi e l’ho fatto pubblicamente ma anche privatamente, convinta che il modo in cui ci narriamo modelli larga parte di quello che siamo e che una narrativa positiva è forse l’unico modo per uscire dalle sabbie mobili in cui, ciclicamente, si caccia ogni persona.
Con questa nuova narrativa voglio raccontare la mia storia. Questa storia parla di me ma parla anche di tante altre persone, siano esse grasse, magre, che abbiano voglia di cambiare o stiano semplicemente cercando un motivo per farlo.

Così Francesca Sanzo, blogger, digital coach e ora anche autrice del libro 102 chili sull’anima (Giraldi Editore) inizia a raccontare la sua storia: la storia di come ha perso 40 chili, e soprattutto, la storia di un percorso fatto di analisi, riflessione, dolcezza, onestà. La storia di un vero cambiamento: per questo abbiamo deciso di intervistarla, e per questo vogliamo raccontarvi la sua storia.

Cambiare vita: concetto al centro del nostro progetto e al centro del tuo libro, dove racconti che c’è stato un momento preciso, legato ad una vicenda in cui hai deciso che qualcosa doveva cambiare. E prima di quel momento cosa succedeva? Come ti giustificavi?

Io ero obesa ma non avevo mai “nominato” il mio stato:da una parte mi sentivo una persona inciampata nel sovrappeso e rimandavo sempre il momento per pensarci sul serio, dall’altra mi dicevo che ormai forse era troppo tardi, che avevo combinato un pasticcio e che forse mi meritavo di essere ingrassata tanto perché era il sintomo più evidente della mia “debolezza”. Mi giustificavo sgridandomi e pensando che mangiare fosse l’unica cosa che – davvero – mi riusciva e mi faceva stare bene.

Hai scelto di usare il termine “muta” e non banalmente “dieta”. Perchè?

Perché penso che una dieta vera, per funzionare, debba prima di tutto partire dalla testa se no rimane solo un percorso con un obiettivo e non è detto che – raggiunto l’obiettivo – si abbia voglia di mantenerlo e perché per cambiare davvero il proprio rapporto con il cibo e con il corpo, bisogna mutare approccio al mondo, narrazione e accettare profondamente sé stessi. Una dieta è un momento, una muta è radicale. 

Tre cose che diresti a chi ha bisogno di avvicinarsi a un percorso come il tuo.

1) Inizia a volerti bene, ad accettare il fatto di essere inciampato in qualcosa che non ti rappresenta e ti fa stare male perché fa parte del tuo percorso ma accogli il cambiamento.

2) Guardati intorno: hai visto in quanti siamo a sentirci inadeguati? Forse non è un dramma.

3) Fai pace con la tua anima nera: lei ci sarà sempre, ti inviterà sempre ad affogare le tue paure nel cibo, ma non è detto che – insieme – non riuscirete a trovare un’altra strada che vi faccia stare bene entrambi.

La più grande paura di chi non riesce a intraprendere il percorso che vorrebbe, anche nel caso di un percorso di “muta” come il tuo, secondo te qual è? Da cosa si è bloccati?

“E’ troppo tardi e io non sono abbastanza forte”: questa è – secondo me – la più grande paura. Ricevo tantissime mail e il comune denominatore tra le persone che mi scrivono e temono di non farcela è proprio questo. A queste persone voglio dire che fino a quando si è vivi, non è mai troppo tardi per nulla e che a volte basta non ascoltare le tantissime pressioni sociali che abbiamo intorno, cambiare il modo in cui ci narriamo a noi stessi e il percorso è già iniziato.

Secondo te cambiare davvero la propria vita a 40 anni allora è possibile? Quali meccanismi bisogna rompere?

Si può cambiare in qualsiasi momento: di base rimaniamo noi stessi ma possiamo cambiare la narrazione che facciamo a noi stessi, possiamo accogliere il cambiamento e accettare anche il fatto di essere persone un po’ “tossiche”, che ogni tanto cercano nel cibo (o in qualsiasi altra cosa) un’ancora di salvataggio. Se accettiamo i nostri lati oscuri, potremo accogliere il cambiamento e farlo nostro, nel modo che più ci assomiglia.

Amore per se stessi: si cambia vita grazie all’amore per se stessi, oppure cambiare la propria vita permette di amarsi di più?

E’ un bellissimo circolo virtuoso: ci vuole un po’ d’amore per sé stessi per partire, ma poi, più vedi quante cose puoi fare (quante ne possiamo fare tutti), più ti vuoi bene!

Il più grande beneficio ottenuto dopo la tua “muta”?

L’empatia vera. Prima davo retta a tutti e a volte mi facevo succhiare energie perché credevo che quella fosse la vera forma di ascolto, oggi tengo una sana distanza dagli altri ma li ascolto con ogni poro, non mi lamento e ogni giorno mi chiedo in che modo, oggi, ho contribuito nel mio piccolo a mettere in circolo energie positive.

Piesse: per rispondere a questa domanda ho dovuto riflettere tantissimo perché in realtà i benefici sono stati talmente tanti, a partire da un rinnovato senso di me e focus professionale, per arrivare al fatto che posso uscire (con piacere) a fare shopping che è stata durissima sceglierne solo una.

 

Il “filtro umano” di Francesca è sicuramente CAMBIAMENTO. Quel cambiamento che passa dal corpo ma soprattutto dal cuore. Cosa sono i “filtri umani” ? E’ come cataloghiamo le strutture che aderiscono alla nostra rete. E crediamo che ogni essere umano in fondo possieda il suo.

 

[Leggi il post su Panzallaria.com che racconta dell’uscita in libreria di 102 chili sull’anima, che verrà presentato a Bologna il 18 giugno alle 18.00 presso la Libreria Feltrinelli in Piazza Ravegnana]

Silvia è uno spirito creativo e inquieto, alla continua ricerca di tutto ciò che è colorato, scintillante e vivo. La troverete sempre circondata da idee, dolci, vestiti, pennarelli, esseri umani. Da buon capricorno è concreta e legata alla terra, ma lo spirito…beh, quello aspira sempre molto in alto, alla ricerca delle energie positive che muovono il mondo. È l’apripista di Destinazione Umana e ogni volta che annuncia di aver avuto una nuova idea, un brivido di meravigliosa curiosità corre lungo la schiena di tutto il team, perché una cosa è certa: se Silvia dice che una cosa verrà fatta, quella cosa VERRÁ FATTA.